Il ministro Salvini è nuovamente intervenuto contro il diritto di sciopero in occasione dell’agitazione indetta da tutto il trasporto locale nazionale per l’intera giornata del 15 dicembre. La precettazione è totalmente fuori dalla legge, la 146 del 1990, una delle più restrittive in Europa in materia di diritto di sciopero “ma evidentemente ancora non abbastanza limitativa per gli interessi padronali che Salvini ha deciso di proteggere. L’abuso di potere agito dall’attuale ministro delle Infrastrutture e dei trasporti è un atto gravissimo di attacco alle libertà democratiche. Stare a guardare non è più possibile” sostengono le sigle del sindacalismo di base.
Per questo motivo Unione Sindacale di Base, Partito della Rifondazione Comunista, Potere al Popolo, Partito Comunista Italiano, Movimento per il diritto all’abitare, Opposizione Studentesca d’Alternativa, Cambiare Rotta, Coordinamento dei Collettivi della Sapienza hanno organizzato per venerdì 15 dicembre una manifestazione a Roma dalle ore 17 in piazzale Aldo Moro.
“L’attacco al diritto di sciopero è solo uno dei tanti campi nei quali assistiamo da tempo ad una riduzione delle libertà e delle agibilità democratiche. L’ultimo decreto sicurezza del governo Meloni, le condanne inflitte ad attivisti sociali e sindacali, i divieti sempre più ampi a manifestare e, più in generale, i progetti di rivisitazione della Costituzione configurano un piano di torsione autoritaria del sistema. Un vero e proprio progetto politico e culturale dal sapore reazionario che sta investendo l’intera società. Salvini si deve dimettere” attaccano i promotori dell’iniziativa.
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