mokassino

joined 2 years ago
MODERATOR OF
2
Prosocial Design Network (www.prosocialdesign.org)
8
Cartografia di Internet (www.cartografiasdainternet.org)
 

O che quantomeno ci prova. Da poco entrata in beta però viene sviluppata attivamente con aggiornamenti praticamente mensili, utilizza il protocollo IPFS per la sincronizzazione, è tutto cifrato E2E chiavi in mano e potete anche self-hostare un vostro nodo. Local-first, gratuito e funziona anche offline.

Vi avviso però se venite da Notion sappiate che non ha ancora tutte le sue funzionalità, bisognerà pazientare ancora un po'.

Se vi può interessare sto cercando di far partire una comunità italiana per scambiare trucchi e consigli su come usarlo al meglio per organizzare appunti, progetti e robette così, al momento solo su Telegram https://t.me/anytypecommunityitalia

[–] [email protected] 2 points 11 months ago

That's a bad idea because it could help police in surveillance and identification of protestors. As someone said, get yourself AND people around you involved in local community groups.

[–] [email protected] 3 points 1 year ago (1 children)

Yes sure! For your first question, it depends on the source, for example a book or a paper usually is a note because i like to resume or quote interestings idea or discoverings from them. Blog posts and news rarely are notes but usually they're put at the bottom of a note or link with title or one-two line description.

Books, video essays and so on are located inside a directory of resources. I usually add these resource notes as additional sources at the bottom of the topic notes, and/or quote what I find interesting fron the source.

Every note in my vault is tagged, this helps to find "hidden" connections between notes. As said before, not using systems like atomic/evergreen notes with strong atomization of content, full text search is essential for retrieving in my system. I use different vaults only if I need a strong separation between content, for example I have one for study/work, one for more intimate and general purpose stuff and one for preparing DnD campains.

[–] [email protected] 8 points 1 year ago* (last edited 1 year ago) (3 children)

Sorry for my english. Here's what i usually do:

  • kanban as read-list and task tracking
  • introductive note to a topic with backlinks to other notes (subtopics)
  • a directory with all the subtopics notes, backlink to index note.

I don't like atomic notes or Zetelkastenn methods enough, but be sure to check these methods. If you're more visual, then you may use the canva plugin.

The best system is subjective, try different things and find what works for you.

[–] [email protected] 1 points 1 year ago

I'm using Quartz 4 for publishing my notes, it supports every feature because the author made it for Obsidian.

[–] [email protected] 4 points 1 year ago

I use both Obsidian and Anytype right now. I find Anytype better for things like journal, networking, notes on the fly, habit and idea tracking, reading list, literature notes and so on.

I use obsidian as knowledge base for IT stuff and university notes. I also have a kanban because to keep track of what i learned and where to go next.

I also have another vault that i use for D&D, since i'm usually the DM i use Obsidian to world building, design campaigns, keep track of new ideas or requests from my player and what other players do.

 

Nel libro cerco di affrontare questo problema: quali sono i valori che vorremo veder riflessi nei nostri social media? Perché in questo momento abbiamo una postura “agnostica”, diciamo semplicemente che sono aziende private e quindi possono fare quello che vogliono. Non stiamo riconoscendo che questi sono ora i luoghi principali in cui molte persone vivono la loro socializzazione, e che sono causa di effetti tangibili. In Usa la gente va meno in chiesa, si iscrive meno ai dopo lavoro, sottofinanziamo i centri comunitari. Ci sono molte persone per cui i social media sono l’unico posto in cui possono socializzare. Eppure, lasciamo che queste società private, che a volte sono controllate da una sola persona, gestiscano questi elementi vitali dell’infrastruttura sociale

[–] [email protected] 5 points 1 year ago* (last edited 1 year ago)

Aggiungo un articolo di editorialedomani per dare più contesto a questo post

https://www.editorialedomani.it/giustizia/cappato-intercettazioni-trojan-servizi-segreti-alpoorj6

Il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ha la delega ai servizi segreti, ha detto: Escludo nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione nei confronti di Marco Cappato».

[–] [email protected] 4 points 1 year ago* (last edited 1 year ago) (1 children)

Io uso Nekogram e le ho disabilitate nelle impostazioni

[–] [email protected] 1 points 1 year ago (1 children)

non capisco, prima l'autore dice di sostenere Public Code Public Money e poi dice di essere contro ai finanziamenti per implementare specifiche funzionalità per i software liberi?? Come dovrebbe funzionare allora PCPM, lo stato da i soldi dei contribuenti agli sviluppatori e dice "fate un po' come vi pare, potete pure mangiarveli tutti e non scrivere una riga di codice"?

[–] [email protected] 3 points 1 year ago

awesome, i love it

[–] [email protected] 0 points 1 year ago

La risposta è sempre dipende, poiché per tutte le soluzioni e le mitigazioni proposte è imprescindibile secondo me prima discutere di:

  • Qual'è il tuo Threat model (chi scrive qui assumo che sia: avere il più possibile controllo sui propri dati personali e non darli a big tech)
  • Il livello di alfabetizzazione digitale (nota alfabetizzazione digitale: non significa che devi saper installare Arch Linux)
  • Quanto tempo o denaro sei disposto a pagare per la tua privacy (si, dovrebbe essere un diritto è vero, ma ci stiamo lavorando)

Un breve elenco dei problemi:

  1. Impatto ambientale: ogni volta che ho provato a cercare in letteratura scientifica non ho mai trovato un consensus sul fatto che l'IT sia green o meno, proprio perché quelle aziende non hanno alcun interesse a divulgare i propri dati. Le argomentazioni che ho trovato sono:

Pro: Big Tech ottimizza il proprio hardware per consumare meno, sfrutta datacenter green, li raffredda anche utilizzando l'aria esterna bla bla Contro: Big Tech utilizzando algoritmi di Machine Learning che hanno consumo di corrente elevato e richiedono processori dedicati, fabbricati con materie prime prese facendo danni ambientali in paesi del terzo mondo. Fonte per approfondire: Atlas of AI di Kate Crawford

Contro: Utilizzare i propri dispositivi piuttosto che i servizi cloud dovrebbe essere in qualche modo più ecologico. In generale è una argomentazione molto debole in quanto deve essere provata con dei dati che AFAIK non ci sono (se invece ci sono, sono felice di essere smentito).

  1. Impatto sulla sicurezza: fare attacchi mirati a Google o in generale ai driver online o offline al tuo computer è in entrambi i casi molto difficile, il secondo non conviene al criminale informatico non avrebbe alcun guadagno dall'avere solo i tuoi documenti (a meno che non sei CEO salcazzo o parlamentare o qualcosa del genere, ma quello è un altro discorso). Assumendo che venga applicata correttamente la cifratura, è da preferire un drive cifrato online con zero knowledge da parte di chi ti fornisce il servizio. Vedi link: https://www.lealternative.net/2019/10/29/alternative-a-google-drive/

  2. Privacy: Il modello di business di Big Tech è basato sulla analisi e vendita di dati personali. Se ti forniranno dei servizi cifrati (es Whatsapp) allora inizieranno ad analizzare i tuoi metadati, che non sono ovviamente cifrati. Per la maggiore parte delle persone, questo non è un problema e quindi può non essere una argomentazione, il Fediverso è frequentato da una nicchia di persone per cui invece la privacy è una killer feature.

  3. Accesso ai documenti: questo in teoria andrebbe nel punto 2 però va be:

Rischio ambientale legato al cambiamento climatico, le alte temperature mettono a rischio i sistemi che mantengono l'energia elettrica Questo punto è un po' apocalittico ad oggi 2023, ma sarà più concreto man mano che la temperatura media si alza in tutto il pianeta. Tuttavia con la tecnologia, data la grande disponibilità e la cultura dell'usa-e-getta, non riusciamo a ragionare nel medio-lungo termine e diamo per scontato tante cose. Mitigazione: vedi punto successivo

Impossibile accedere offline: apparte il punto precedente, immagina che un giorno non hai la connessione internet, o non hai la linea. Ti serve per forza accedere ai tuoi documenti personali ma l'app non te lo fa fare. Ovviamente controlla sempre che il Drive che usi consenta l'accesso anche da offline, non so se è il caso di Google.

Ban dell'account: il rischio è basso, ma se per qualsiasi motivo il tuo account viene bandito, perderai tutti i tuoi dati. Il supporto è notoriamente lento a rispondere e si potrebbe rifiutare di ripristinare l'account. Caso noto: https://www.theguardian.com/technology/2022/aug/22/google-csam-account-blocked

Se non fai i backup in modo appropriato, potresti perdere i tuoi documenti: questa è una argomentazione a favore del drive. Questo punto può essere mitigato se sei capace a fare un backup e segui le buone pratiche.

Comodità: Il drive è comodo, l'offline è scomodo.

In conclusione, se hai tempo o denaro o competenze/alfabetizzazione digitale o una combinazione delle precedenti, una soluzione che sia rispettosa della privacy, "green" e sicura si trova. C'è un articolo delle alternative che consiglio https://www.lealternative.net/2019/10/29/alternative-a-google-drive/

Se nessuna delle soluzioni proposte nell'articolo soddisfano la tua necessità, allora meglio Google Drive che avere i documenti offline.

[–] [email protected] 5 points 1 year ago (1 children)

Usavo Goodreads, uso Bookwyrm ma mi sto interrogando se è davvero necessario usarli dato che la parte social la uso davvero poco. Alla fine gli appunti e le considerazioni sui libri preferisco tenerle private su Obsidian.md piuttosto che metterle sotto forma di una "recensione" (che io odio, e odio pure mettere le stelline sopratutto quando leggo letteratura classica, sui saggi magari può avere più senso).

Di Goodreads ho fatto a meno dell'algoritmo perché mi sto basando più su comunità ed esperti del settore che ti consigliano cosa leggere.

[–] [email protected] 2 points 1 year ago* (last edited 1 year ago)

Me le faccio a mano su inkarnate e poi le metto su roll20 ed eventualmente il server discord dove giochiamo.

Di self-hosted so che c'è foundryvtt ma non l'ho mai provato.

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