OpusSpike

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La storia vera di Michael Oher - passato letteralmente da essere ragazzino senza una casa cui stare, ospitato a turno dai compagni di scuola, fino a diventare offensive tackle titolare dei Ravens in NFL - era troppo ghiotta per Hollywood. Una feel good story come una volta: il bravo ma sfortunato ragazzo afroamericano che si sarebbe perso dietro a spaccio e droga, una famiglia sana e tradizionale - e bianca - che si offre di dargli sostegno, limiti ed educazione, salvandolo ; Sandra Bullock (inverosimilmente bionda) a fare da richiamo.

Bene. A quanto pare, quello è solo un lato della vicenda. Oher stesso, anni dopo l'uscita del film e la fine della sua carriera da pro (8 anni giocati in NFL sempre da titolare, un SBowl vinto), ha denunciato la famiglia che lo aveva accolto, accusandoli di averlo ingannato quando aveva 18 anni, avendolo convinto a firmare una tutela legale - e non l'adozione - tale da permettere alla famiglia di gestire accordi commerciali a suo nome, e che garantiva a loro i guadagni di libro e film, lasciando nulla o quasi a lui.

La vicenda andrà per le lunghe, qui ci sono altri dettagli. La famiglia certo ha avuto grande visibilità dalla vicenda. Presto per prendere una parte e gridare allo scandalo, ma sono curioso - e un po' triste, dopotutto - di vedere cosa salterà fuori.

 

Third time is a charm : Sinner vince la sua terza finale di un Masters 1000 ATP, una vittoria storica per il tennis italiano e molto importante per lui. Vincere un torneo di questo calibro significa consolidarsi ad altissimi livelli (salirà infatti al sesto posto della classifica ATP) e far tacere i critici più severi, che gli rinfacciavano le finali perse e il fatto di non avere ancora vinto nulla di importante. Non importa il ritiro di Murray e non aver dovuto affrontare Alcaraz e Medvedev, come da tabellone: puoi battere solo chi hai di là dalla rete, e Jannik è stato superiore a Paul e a De Minaur, che quei due li avevano battuti. La cosa bella? Jannik ha ancora margini per crescere tecnicamente.

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La notizia delle dimissioni di Roberto Mancini arriva inattesa, e nemmeno in Federazione credo si aspettassero qualcosa del genere - era stato da poco nominato anche coordinatore di u21 e u19. A questo punto possiamo ipotizzare che o si tratti di problemi personali o di una...qualche offerta irresistibile. Araba, magari.

Senza girarci troppo intorno, l'era Mancini in Nazionale è segnata da due momenti chiave: la non qualificazione ai Mondiali 2022 - e il modo ancor c'offende - e ovviamente la storica vittoria a Euro 2021. Per me si tratta comunque di un bilancio positivo; la vittoria di Londra, e contro i padroni di casa del it's coming home poi, ha avuto un effetto collettivo che non dobbiamo scordare, in un paese ferito e spaventato dal Covid. Certo però che non andare in Qatar è stato un colpo durissimo per il movimento calcio, tanto più che l'obbiettivo era tranquillamente fattibile, e Mancini stesso si era esposto dando la qualificazione per certa.

Quindi, vi chiedo - che ne pensate, a bocce ferme, della sua gestione da CT ? E chi potrebbe essere il successore ?

 

Battuto Berrettini in una partita un po' strana dove in realtà nel primo set Matteo aveva giocato forse meglio, ritirato Murray, battuto Monfils (che è ovviamente al crepuscolo, ma che sta cercando continuità), Sinner è la testa di serie più alta rimasta a Toronto. Tommy Paul però è un osso duro e ha appena battuto Alcaraz. Se Jannik vuole consolidarsi ad altissimo livello queste sono le partite da vincere, e magari fare legna x Torino...

 

Non ci sarà più Datome, ma con la firma di Mirotic - un pezzo grosso del basket europeo - l'Olimpia Milano non solo migliora il roster nella sfida nazionale a due con la Virtus, ma soprattutto dichiara di volerci provare di nuovo anche in Eurolega - nonostante le delusioni dell'ultima edizione. Qualche dubbio sull'età, servirà come sempre fortuna restando disponibili e sani quando conta, ma l'operazione è di quelle importanti.

 

Se siamo abituati a atleti che, in ogni disciplina, spostano sempre più in là i record e i limiti del possibile, siamo però rassegnati a vederli sempre più specializzati: è il prezzo da pagare. Qualcuno però non deve averlo detto a Shohei Ohtani, il giocatore giapponese degli Angels in MLB. Non solo il ragazzone spara allegramente dei gran fuoricampo (non è lontanissimo dalla media record di Judge di un anno fa), ma si diletta anche a lanciare - e da lanciatore partente ha appena fatto uno shutout da più di 100 lanci, con appena una valida concessa. Poi, visto che si giocava subito dopo di nuovo (succede, in MLB), per gradire ha messo due fuoricampo nella partita successiva. Due vittorie.

Grosso modo era da Babe Ruth che non si vedeva una roba del genere - siamo cioè a livelli storici del baseball. Forse non a caso, dopo mesi di tensioni su una possibile trade - gli Angels non stavano andando bene e in generale mancano da tanto i playoff - la società ha deciso di tenerlo e di andare a fine contratto, sperando (credo) comunque di rifirmarlo. Una cosa è certa. Lui sembra divertirsi, noi siamo increduli e grati, e il suo prossimo contratto, visto quello che sta facendo, sarà qualcosa di spaziale.

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Forse a Boston si sono sentiti un po' le mani legate (...si può perdere a zero un giocatore del genere? No, e nemmeno corri il rischio), forse chissà, un po' di sensi di colpa di quando volevano scambiarlo per Durant. Ma alla fine Jaylen Brown resta ai Celtics, e resta con contrattone record di 5 anni, a salire, per più di 300 milioni di dollari complessivi.

Impressionante. Meritati ? No, onestamente, è un overpay evidente, anche negli ultimi playoff i limiti tecnici di Brown si sono visti. Ma Boston si è guardata intorno e nessuna trade potenziale realistica valeva la pena, a ben vedere; Brown è un giocatore di 26 anni in grado di essere una prima opzione offensiva in NBA - non lo è ai Celtics solo perché gioca con Tatum. Quindi a Boston vanno all-in, tra un anno daranno una estensione altrettanto enorme s Tatum, e sperano solo di avere i loro Big Three sani ai playoff.

 

Se come me ricordate i gloriosi Redskins della NFL degli anni '80, questo passaggio di proprietà farà piacere. Dan Snyder infatti lascia dopo oltre venti anni di mediocrità, di reati finanziari ( trattenuti soldi che dovevano essere invece versati alla NFL, truccando i conti) e tra diverse denunce di molestie alle dipendenti.

Josh Harris, il nuovo proprietario, è cresciuto a Washington e non è nuovo al mondo dello sport professionistico USA, visto che è anche il proprietario dei Sixers (NBA) e Devils (NHL), e guida una cordata in cui c'è anche Magic Potrebbe avere gli agganci giusti per un nuovo stadio, magari più vicino alla capitale. Certo, personalmente vorrei vedere subito un nuovo nome...

 

Mancano due tappe di montagna e quindi giusto aspettarsi un Pogacar che provi ad attaccare, ma un Vingegaard impressionante nella crono - fin troppo secondo alcuni - adesso ha certamente un importante vantaggio (1'48")

 

Dopo il successo agli Europei della Nazionale Under 19, forse si inizierà a guardare con occhi diversi ai giovani italiani ? Possiamo solo sperare.

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Wimbledon: vince Alcaraz (www.ubitennis.com)
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20 anni appena, secondo Slam per Carlos Alcaraz. Nonostante un avvio terribile (1-6 primo set), Carlos strappa il secondo al tie-break, vince un gioco cruciale durato 26 minuti nel terzo, e resta saldo nel quinto e decisivo set. Questa vittoria su Djokovic - vero dominatore assoluto di Wimbledon degli ultimi anni - è già storia del tennis, e Alcaraz ha margini per crescere ancora. Difficile non vedere in questa bella finale un passaggio di consegne.

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