Ci vorrebbero più controlli e non il classico autovelox nascosto sulle extraurbane che manda la multa a casa dopo 5 mesi perché troppo occupati a fare pause caffè in centrale
Andare a 90 in città è normalizzato e non va bene. Se uno guida una Lamborghini a 100 in città, dovrebbero scattare immediatamente le manette in qualsiasi caso, non solo se ci scappa il morto.
Facciamo un esempio di due comportamenti equamente pericolosi
Faccio l'esame della patente, compro una moto, guido a 170 in città. Il rombo si sente da km di distanza, i pedoni ci pensano due volte ad attraversare la strada. Sono bravo a guidare quindi non ammazzo nessuno. Se mi beccano mi fanno una multa di 200 euro per guida pericolosa, casomai mi tolgono qualche punto della patente ma domani posso continuare a sognare di essere un pilota di MotoGP.
Faccio l'esame per il porto d'armi, compro un kalashnikov, sparo tre caricatori interi in un giardino pubblico. Gli spari si sentono da km di distanza, la gente ci pensa due volte ad entrare nel giardino. Sono bravo a mirare quindi non ammazzo nessuno. Se mi beccano mi mettono in prigione per anni e il porto d'armi mi è revocato a vita.
Entrambe le situazioni sono equamente pericolose, anzi la moto è più mortale, però l'abbiamo normalizzata. Perché?
Secondo me prima di abbassare limiti bisognerebbe educare coi manganelli tutti i piloti di formula uno e MotoGP che ci sono a giro, altrimenti si rischia che sia solo un cash grab di comuni che mettono autovelox a limiti trappola.
Bisogna educare la gente che 50 è il limite di velocità, e non che è la velocità minima o consigliata. Quindi se è un senso unico stretto, si guida a 30 anche se il limite è 50.
Mi pare ridicolo vedere strade come "via annibal caro" a Firenze avere segnali giganteschi "zona 30" sull'asfalto quando poi è un cul de sac strettissimo pieno di auto in doppia fila e lungo meno di 100 metri. È fisicamente impossibile raggiungere i 30...