this post was submitted on 06 Feb 2024
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Pirati Europei

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Una ricerca commissionata da skuola.net su 2500 giovani italiani mostra un quadro desolante: fruire di contenuti pirata e acquistare prodotti falsi è diventata un’abitudine.

Giovani pirati crescono. Una ricerca condotta su un campione di 2500 ragazzi italiani tra gli 11 e i 25 anni ci mette davanti ad una triste realtà: le violazioni della proprietà intellettuale sono ormai radicate nella società e diventano sempre più difficili da estirpare.

La ricerca è stata commissionata dall’Ufficio UE per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), ma il campione preso in esame è decisamente corposo e può essere quindi preso come riferimento. Cosa emerge?

Che 2 ragazzi su 3 guardano film, serie tv o sport tramite siti “pirata” in streaming. Nei casi in cui i genitori sono titolari di un abbonamento pagato ad un servizio di streaming, un giovane su due conti condivide fuori dal nucleo famigliare le password dei servizi ad amici e conoscenti, scambiandole con altre password.

Non solo: sta aumentando l’uso di applicazioni e programmi “craccati” per evitare di pagare abbonamenti, soprattutto client alternativi di YouTube che permettono di non sottoscrivere l’abbonamento a YouTube Premium e versioni craccate di Spotify per ascoltare la musica senza le limitazioni del piano gratis. Sono 3 su 10 i ragazzi che usano le app craccate, ma è lecito pensare che questa percentuale sarebbe ben più alta se sull’iPhone fosse possibile caricare app in sideload.

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[–] [email protected] 7 points 9 months ago (5 children)

L'aggettivo desolante mi sembra decisamente uno dei meno opportuni! Al netto dei giudizi etici sulla pirateria mi sembra sano che i giovani vogliano andare contro regole e legacci e che cerchino ma soprattutto riescano a trovare il modo per farlo.

L'unica speranza è che lo facciano in relativa sicurezza e imparino a fare le cose per bene e non "a pappagallo" rischiando virus e altro.

[–] [email protected] 2 points 9 months ago

Quando a 12 anni avevo accesso "illimitato" ad internet, l'aver potuto crackare giochi, installato OS, paciugato hardware e preso virus ha messo le basi alla mia carriera lavorativa.

L'importante è che quel PC non venga utilizzato per cose importanti.

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